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lunedì 23 agosto 2010



Spiagge bianche, bianchissime, un mare celeste che sembra uscito da una cartolina, non siamo alle Maldive, e nemmeno in Sardegna, ci troviamo in
Toscana, in un posto chiamto Rosignano.
Da non crederci! se si fa una ricerca rapida in internet si trovano siti che inneggiano a queste spiagge, i prezzi delle strutture sono relativamente bassi. Gia, i prezzi, come mai un paradiso del genere in agosto costa tanto poco?
Decidiamo di andare a fondo e scopriamo che Rosignano non si chiama proprio cosi, si chiama Rosignano Solvay e non è un caso.
Sí perchè il nome le è stato dato dalla Solvay, la multinazionale che produce bicarbonato acqua ossigenata ecc.
continuiamo le nostre ricerche ed ecco che cosa è saltato fuori.
Rosignano è cresciuta praticamente all’ombra di una fabbrica
(a vederla è a dir poco inquietante), la solvay appunto, negli anni delle grandi idustrie.
Più di una volta si sono verificate emergenze a causa di fuoriuscite di sostanze chimiche.
Per estrarre e lavorare il salgemma la solvay ha scavato il territorio circostante creando dei dissesti geologici, per lavorare le varie sostanze la fabbrica ha bisogno di ingenti quantità di acqua che preleva dai fiumi Cecina e Fine. La sola fabbrica consuma acqua nella stessa quantità di tutta la provincia, causando non pochi danni all’ambiente circostante e parecchi disagi alla popolazione (l’acqua è razionata in quanto scarseggia).
Ma torniamo all’inizio dell’articolo. Le spiagge e i prezzi. beh ovviamente tutta questa cosa produce rifiuti, e dove vanno i rifiuti?
Esatto, dalla fabbrica esce un fiume artificiale che accompagna i rifiuti direttamente in mare, il mare di Rosignano appunto.
Oramai questo fiume è composto prevalentemente da calcare, che da il famoso colore a sabbia e mare, ma il pericolo viene dal passato, i dati ufficiali riportano che a Rosignano dal 1939 fino a poco prima dell’entrata in vigore della legge Merli (1976) siano state scaricate a mare 14 tonnellate all’anno di mercurio. L’attuale autorizzazione consente di scaricarne 600kg all’anno fino al 2003 compreso. Ricercatori del CNR di Pisa hanno approssimativamente calcolato che sul fondo del mare lungo questo tratto di costa vi siano accumulate circa 337 tonnellate di mercurio. Mercurio che torna nella catena alimentare grazie ai pesci, Mercurio che la gente respira quando le mareggiate lo riportano a galla.
A dir la verità un cartello è stato messo, è infatti vietata la balneazione lungo i 500m di arenile, tuttavia questo non impedisce a migliaia di persone di affollare queste spiagge in agosto e di fare il bagno spesso ignare di cosa ci sia sul fondo. (molti sono convinti che sia solo un bagno nel bicarbonato.)

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